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Callas Tribute Prize New York

Le note jazz del pianista Marco Di Gennaro hanno aperto il Callas Tribute Prize New York all’Istituto Italiano di Cultura dedicato alla celebrazione di Maria Callas e Pierpaolo Pasolini nel centenario della nascita.

Davanti ad una sala gremita, è stato ospitato il premio, organizzato in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, ideato da Dante Mariti insieme alla Melos International–azienda di promozione artistica. “Che le donne italiane, in tutti i luoghi, possano trovare la propria organizzazione”, ha detto il direttore dell’Istituto Fabio Finotti, alla consegna del premio Callas alla soprano Rosa Feola, che ha incantato gli ospiti con un’aria del Rigoletto di Puccini.

Proprio in questi giorni l’artista casertana è impegnata al Metropolitan Opera di New York nel ruolo di Gilda. La motivazione del traguardo è appunto quella di cantante italiana più apprezzata al Met di New York. “Il ruolo di Rosa Feola rappresenta un orgoglio per la cultura che ci rappresenta” ha detto ancora il direttore Finotti.

Il premio è andato alle donne che si sono distinte per i successi nel campo dell’arte, intesa nel suo significato più ampio, nel sociale e, ovviamente, nella musica. “Il premio Callas Tribute viene assegnato in memoria di colei che ha contribuito a promuovere l’opera lirica italiana nel mondo, un tributo all’identità artistica, forte, del nostro Paese”, ha così introdotto l’evento la giornalista Vittoriana Abate – direttrice della serata – affiancata dall’attrice Antonella Salvucci che, attraverso la lettura di poesie e missive della divina Callas e Pasolini, ne ha fatto rivivere la storia d’amore e di amicizia. Insieme alla forte connotazione musicale, hanno fatto eco le rivolte in Iran e la violenza sulle donne.

Volata a New York per l’occasione, l’attrice italiana Claudia Gerini ha ricevuto il premio Callas Tribute per il suo impegno. L’artista è stata tra le prime in Italia a mostrarsi mentre taglia una ciocca di capelli, gesto simbolo di solidarietà alle donne iraniane, coinvolte nella protesta in seguito all’uccisione di Mahasa Amini, la ventiduenne picchiata a morte per il velo che scopriva i capelli.

Con la voce rotta dall’emozione, l’attrice ha letto versi toccanti della poetessa di Teheran Forugh Farrokhzad, voce del dissenso femminile, una lotta costante la sua per riuscire a esprimersi come artista, senza dover nascondere la propria interiorità. Già ambasciatrice di ActionAid -dove si occupa di accoglienza e sostegno per donne in fuga da situazioni difficili – Gerini ha confermato il suo impegno: “Userò sempre il mio nome per sostenere la causa.

Ogni premio rappresenta un incoraggiamento a fare di più e meglio”. Ha ricevuto la targa dalle mani dell’avvocato salernitano Michele Sarno impegnato nella difesa delle donne vittime, presidente di un’associazione preposta. Premiata come giovane promessa e con il pensiero rivolto alle donne iraniane anche la cantautrice americana Dan che a loro ha dedicato un brano pop.

“Migliore giovane talento a New York”, la soprano italoamericana Joanna Parisi che ha fatto dono di un’aria tratta da Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, pareggiando il premio con la collega Marsha Thompson, voce calda e agile. “La Callas ha reso fruibile l’opera italiana, l’ha resa comune”, ha detto quest’ultima. “Per la brillante carriera e per essere la migliore Tosca dell’Opera di Roma” è stata invece insignita la soprano campana Carmen Giattanasio. Premiata da Antonio Riva – lo stilista delle spose – l’artista del canto lirico è reduce dal grande successo per l’ultima esibizione della Tosca di Puccini nella capitale italiana.

“Così come lo era per la Callas, icona, divinità senza tempo, questa è l’opera che amo maggiormente”, ha dichiarato. Altra vincitrice, non presente alla serata per motivi di lavoro, la contante Katia Ricciarelli che con la sua voce ha conquistato le platee internazionali. In un video registrato ha ricordato il fondamento di Maria Callas “non conta solo la voce, è importante anche recitare”.

Lo scultore italiano Dionisio Cimarelli, invece, ha consegnato la targa all’artista di origini venezuelane Andreina Fuentes Angarita per il suo impegno nell’ambito dell’arte come forma di inclusione. Francesca Maresca, la voce di Sorrento, ha coinvolto i presenti con il ritmo della canzone Torna a Surriento di Ernesto de Curtis ed emozionato con Caruso di Lucio Dalla. Tra i partecipanti la soprano Mariagrazia De Luca, reduce da una serata al Carnegie Hall che in chiusura, con la sua grande voce lirica, ha mandato in visibilio il pubblico dell’Istituto di Cultura Italiana.

  • 06 marzo 2023
  • Arte
  • New York
  • Claudio
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